Le opzioni binarie Call e Put sono le più comuni e le più utilizzate dai trader fra le diverse tipologie esistenti sul mercato.
Abbiamo già parlato di cosa sono le opzioni binarie. Si tratta di uno strumento finanziario sul quale si può scommettere al rialzo o al ribasso senza disporre di particolari conoscenze in materia finanziaria. In pratica sono investimenti che hanno due risultati possibili attraverso i quali si genera un guadagno o una perdita: per questo motivo vengono infatti definite binarie.
Il trading sulle opzioni binarie costituisce un mercato abbastanza nuovo, ma che si sta ormai affermando vista anche la semplicità con cui si può operare.
I maggiori broker, nelle loro piattaforme online, mettono a disposizione degli investitori diverse tipologie di opzioni binarie. Una di queste, basilare e standard, viene utilizzata attraverso le opzioni binarie Call e Put.
Cosa sono le opzioni binarie Call e Put.
Le Call (dette anche “Alto” o “Sopra”) e le Put (“Basso” o “Sotto”) sono molto semplici da utilizzare per fare trading e sono le più diffuse e praticate.
Il trader che intende investire in questa opzione ha due possibilità di scelta per esprimere la sua previsione. Egli dovrà selezionare l’asset su cui investire (azione, indice, materia prima, valute) e prevedere il suo andamento in un certo lasso di tempo, che può andare da 60 secondi a minuti, ore, giorni o mesi. Selezionando l’asset, viene stabilito anche il suo prezzo di partenza, detto strike price (prezzo d’esercizio).
Se sceglie l’opzione Call, il trader prevede che il prezzo alla scadenza (prezzo spot) dell’asset possa risultare superiore allo strike price. Al contrario, se sceglie l’opzione Put, scommette su un prezzo spot dell’asset inferiore allo strike price.
Esempio pratico di opzioni binarie Call e Put.
Supponiamo che il trader decida di investire su un asset sottostante l’opzione composto dalla coppia di valute Euro/Dollaro Usa e che il cambio attuale sia di 1,3642. Se prevede che alla scadenza il valore di cambio sia più alto rispetto al valore iniziale, il trader sceglie l’opzione Call e decide di investire 100 euro.
Se la previsione è stata indovinata ed il cambio Euro/USD alla scadenza risulta di 1,3695, il nostro trader ha guadagnato la somma di denaro già prevista in partenza (i guadagni vanno dal 70 al 90% circa), e, supponendo che sia l’80% dell’investimento, si ritrova in tasca 180 euro. In questo caso l’opzione è “in the money” (in guadagno).
Viceversa, se il valore di cambio alla scadenza dovesse risultare di 1,3603, significa che il trader ha sbagliato previsione e perderebbe l’85-90% o anche l’intero investimento effettuato, cioè i 100 euro, trovandosi in posizione “out of the money” (in perdita).
Se sceglie l’opzione Put, il trader prevede una diminuzione dell’asset sul quale decide di scommettere. Per cui guadagnerà (in the money) se il prezzo spot risulterà inferiore allo strike price e perderà (out of the money) nel caso contrario.
Da tutto ciò si evince che le opzioni binarie Call e Put risultano semplici da praticare, ma sono strumenti finanziari molto rischiosi e, come tali, possono produrre delle perdite consistenti, ma offrono comunque ottime opportunità di guadagno.