L’importo massimo ottenibile è determinato dal cosiddetto “montante lordo”, a cui va sottratto il costo dell’assicurazione e quello degli interessi.
Si tratta di una operazione matematica molto semplice; purtroppo l’unica cosa che può essere determinata facilmente è l’importo del montante lordo. Questo è dato dalla rata che si vuole pagare mensilmente moltiplicata per il numero di mesi che si sceglie come durata della cessione del quinto. Si presti attenzione: abbiamo detto “rata che si vuole pagare” e non quota cedibile per evitare il malinteso, molto frequente, di far necessariamente combaciare le due cose, mentre questo non è assolutamente obbligatorio: il quinto è il limite massimo ma nessuno vieta di impegnare una quota inferiore.
Determinato il montante l’importo massimo ottenibile si ha sottraendo i costi assicurativi e il costo degli interessi.
Montante lordo –
Assicurazione –
Interessi =
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Importo massimo ottenibile
I costi assicurativi sono legati all’età del richiedente, al rating dell’azienda presso il quale questi lavora.
Il rating della azienda, che sarebbe il voto che ogni istituto assicurativo da ad ogni azienda, esprime la solidità e quindi la sicurezza, per l’assicurazione, di non dover intervenire per una ristrutturazione aziendale che preveda licenziamenti o, peggio ancora, per un fallimento.
La quota degli interessi è l’ultimo elemento ancora da sottrarre al montante per determinare l’importo massimo ottenibile. Anche qui il margine di manovra per il richiedente è basso. L’unico modo che ha a disposizione è confrontare le offerte di mercato facendosi rilasciare quanti più preventivi è possibile. Le banche e finanziarie propongono tassi piuttosto allineati ma la differenza di pochi punti, o meglio decimi di punto, specie su durate piuttosto lunghe, può determinare significative variazioni sulla quantità di denaro ottenuto in prestito.