Per spiegare i cicli riportiamo una definizione: più lungo è il tempo richiesto per il completamento di una tendenza, maggiore sarà la sua accettazione psicologica, come anche la spinta dei prezzi nella direzione opposta e il loro conseguente adeguamento. Gli investitori si abituano ai prezzi crescenti di un mercato toro interpretando ogni reazione come temporanea. Quando infine il trend finisce ed il mercato inverte, la maggioranza degli operatori è ancora convinta che si tratti, di una reazione temporanea e che stia per tornare la tendenza toro. Mentre i prezzi continuano a scendere, l’ottimismo inizia a diminuire, la maggior parte degli investitori abbandonano le aspettative di rialzo e si aspettano movimenti laterali per un certo periodo. A questo punto l’equilibrio psicologico tende al ribasso e tutto il mercato diventa pessimista. A questo punto, il mercato è sceso a sufficienza e per un determinato periodo, a questo punto si inverte di nuovo.
Il tempo
Il processo di adeguamento degli investitori ad aspettative non realizzate è lungo. Risulta essere importante capire come il tempo sia collegato al ciclo economico, una ripresa forte e lunga, alimenta sia la fiducia degli investitori ma anche quella degli imprenditori, che tendono a divenire inefficienti e rilassati per effetto di un lungo periodo di prosperità. Quando a questo punto, l’economia si contrae, i prezzi delle azioni sono influenzati da due fattori: la perdita di valore intrinseco dovuta al peggioramento della situazione economica e un più adeguato metodo di valutazione dei titoli rispetto ai livelli elevati e poco realistici del periodo di prosperità. L’effetto di queste due valutazioni sarà un effetto negativo molto severo.
Definizioni fondamentali
I prezzi si muovono secondo fluttuazioni periodiche note come cicli, essi possono avere durate che possono oscillare da pochi giorni a decenni. Questi cicli sono sottoposti a numerose variabili che possono alterare la regolarità temporale di un particolare ciclo. Il più importante ciclo è quello a 4 anni, che ha un lunghezza media, fra i due minimi di 41 mesi, la sua durata effettiva, può variare di 6 mesi circa a causa delle variabilità cui è sottoposto e anche dalla presenza concomitante di altri cicli. I cicli vengano rappresentati graficamente da curve. Solo raramente due cicli presentano la stessa lunghezza, ecco perché ci riferiamo a durate medie e non esatte. Nella realtà, la tendenza dei prezzi non invertirà quasi mai la direzione nei punti teorici ma si registra sempre un notevole anticipo.
Ulteriori dettagli
Un ciclo di 4 anni, non esiste solo per i mercati azionari ma anche per quelli obbligazionari, delle materie prime e anche dei singoli titoli. Il principio di uniformità stabilisce che esiste un ciclo di durata simile nei movimenti di prezzo di tutte le azioni, gli indici ed i mercati. Maggiore è il numero di titoli che si muovono nella stessa direzione, più forte sarà la tendenza. Il principio della variazione stabilisce che quando le azioni attraversano cicli simili, le oscillazioni di prezzo e le durate di questi cicli nominali saranno diverse in virtù di considerazioni di base e di carattere psicologico. Si può verificare lo sviluppo di un quarto stadio, nel quale i prezzi percorrono un ulteriore tratto al rialzo a causa dei fondamentali straordinariamente solidi. Questa è stata una breve introduzione perché l’argomento è particolarmente amplio e che quindi continueremo nei prossimi articoli.