L’avvio e la gestione di una pasticceria, rientra fra quelle attività artigiane tradizionali che ancora oggi sono molto diffuse ovunque.
Trattandosi di prodotti di qualità e di produzione artigianale, la concorrenza della grande distribuzione, ha influito in maniera meno pesante rispetto ad altri settori commerciali, permettendo alle pasticcerie artigiane di ‘reggere’ meglio i cambiamenti commerciali che sono avvenuti (e che stanno ancora continuando) in ogni segmento.
Una pasticceria è un’impresa imprenditoriale a tutti gli effetti ed è sottoposta ad una serie di regole/obblighi :
apertura della partiva iva, iscrizione camera di commercio, gestione della contabilità, controllo e verifica del laboratorio da parte dell’Asl, ecc..
Per pasticceria, intendiamo un’attività di produzione artigianale che in genere prevede accanto al laboratorio, un punto vendita connesso aperto al pubblico.
Si tratta quindi di due sezioni bene distinte.
La parte commerciale può essere effettuata anche appoggiandosi ad altri punti vendita (bar, ristoranti, alberghi, imprese di catering, mense, ecc.).
In questo caso, la pasticceria deve essere organizzata per il trasporto dei prodotti.
Aprire una pasticceria. L’investimento da effettuare.
Per avviare un’attività di questo tipo, è possibile avviare ex novo un’impresa, mediante la creazione di un laboratorio e di un punto vendita(ove esso sia presente), oppure, acquistare/subentrare in un’altra attività già presente.
La convenienza può variare a seconda della situazione :
il costo di avvio dell’attività, il prezzo di acquisto necessario per comprarne una, i tempi per ‘entrare a regime’ nella gestione di una pasticceria di nuova creazione, ecc..
Occorre dire che le attività in vendita ben arredate, strutturate e con un buon avviamento, sono parecchie e diffuse ovunque.
Il punto chiave, è spesso legato al prezzo di cessione che il venditore richiede e che spesso non va incontro alle aspettative dell’acquirente.
Molti neo imprenditori non dispongono di grandi somme da investire e quindi, riuscire ad acquisire un’attività ben avviata ed organizzata non è proprio alla portata di tutti.
Dall’altra, molti artigiani che pongono in vendita la propria attività non tengono in considerazione che rispetto a 10 o 15 anni fa la crisi si fa sentire ed il calo della redditività, anche per le imprese meglio avviate, si è materializzato.
Quindi, si tratta di far combaciare le richieste dell’acquirente con quello del venditore.
Per quanto riguarda l’avvio di un’attività ex novo, è anche possibile arredare l’attività ed organizzare il laboratorio mediante l’acquisto di attrezzature e complementi di arredo usati, magari anche recuperati da fallimenti (ce ne sono ovunque).
I costi di investimento quindi, variano a seconda della scelta che viene attuata.
Esistono società specializzate sia nell’arredamento dei punti vendita che nell’allestimento dei laboratori.
Per chi vuol saperne di più, è sufficiente consultare i siti internet delle varie imprese che commercializzano queste soluzioni, oppure, recarsi alle fiere del settore ed incontrare direttamente queste imprese e visionare le soluzioni. Per dettagli è possibile vedere questa guida su come aprire una pasticceria su Tuaimpresa.net.
Uno degli aspetti chiave di questa attività è quella inerente alla formazione dei vari dipendenti : i pasticceri in primo luogo ma anche le commesse, il personale addetto alle consegne, ecc..
Se da una parte, esistono scuole di formazione, dall’altra, occorre sottolineare che la miglior formazione possibile avviene sul posto di lavoro durante gli anni di esperienza maturata come apprendisti e poi come pasticceri veri e propri.
Diventa importante quindi riuscire a creare una ‘squadra’ di collaboratori fidati e competenti in grado di rendere l’attività redditizia e gestita nel corso del tempo.