Diventare allenatore di calcio rappresenta quasi sicuramente il sogno di molti bambini di oggi, anche se per molti di essi è destinato a rimanere in un certo senso un sogno impossibile, vista la difficoltà di riuscire a soddisfare questo desiderio e di svolgere questo lavoro.
Tuttavia, poiché chi persevera alla fine ottiene quasi sempre i risultati sperati, ci sembra giusto dare tutte le informazioni in nostro possesso su quali passi compiere per diventare un allenatore di calcio, anche se spesso per raggiungere questo obiettivo servono anni ed anni di duro lavoro e di sacrificio, e per mantenerlo serve una buona costanza nell’allenamento, tanta pazienza e la reale passione per questo lavoro, che come molti di voi sapranno non porta solo tante soddisfazioni ma anche diversi disagi e problemi.
L’allenatore di calcio, infatti, è colui che si occupa di allenare i calciatori in vista delle partite: si tratta quindi di un durissimo lavoro che richiede ovviamente un’ottima conoscenza del calcio e di tutte le sue sfaccettature, moltissima passione per questo lavoro, tanta pazienza e moltissima costanza.
Il mestiere dell’allenatore di calcio si configura sicuramente come un lavoro pieno di risorse ed in cui non mancheranno nella maggior parte dei casi le soddisfazioni: vincere una partita, vedere il calciatore della propria squadra raggiungere degli ottimi risultati in campo, constatare la crescita della propria squadra e ricevere i complimenti di giornalisti e di fan rappresentano solo alcune delle probabili soddisfazioni cui va incontro un allenatore. Le altre, volendo essere a tutti i costi venali, sono soddisfazioni economiche e di natura più materialistica, visto che un allenatore di calcio di una squadra di serie A si trova a guadagnare davvero moltissimi soldi.
Detto questo, però, non possiamo fare a meno di menzionare anche i sacrifici e talvolta le umiliazioni in cui a volte cade chi svolge questo lavoro: umiliazioni che possono verificarsi, ad esempio, quando la propria squadra perde una partita importante, il che comporta una esposizione mediatica ed una sovraesposizione alle critiche da parte di esperti, di tecnici ma anche ritorsioni morali da parte dei fan.
Ad ogni modo, spieghiamo adesso, seppure a grandi linee, quali sono i passi da compiere per svolgere questo lavoro.
Risulta essere stata proprio l’AIAC, che sul numero 2/99 della rivista “l’allenatore”, ha riportato informazioni dettagliate e di facile comprensione riguardo questa professione ed anche in merito ai requisiti richiesti per diventare allenatore.
I livelli di brevetto previsti dalla FIGC sono tre:
– Allenatore di Base UEFA;
– Allenatore Professionista di 1a Categoria;
– Allenatore Professionista di 2a Categoria.
Per ognuna di queste tre sezioni è prevista una serie particolare di requisiti per partecipare ai vari corsi di formazione indetti dalla Lega Nazionale Dilettanti per il primo livello, e dal Settore Tecnico della F.I.G.C. per il secondo e per il terzo livello.