Lavorare nel campo della moda sfilando in passerella è l’aspirazione di molte persone. Il mondo della moda attrae in particolare gli adolescenti, che associano a questo ambito il divertimento, i viaggi, le feste mondane, il culto dell’estetica, i facili guadagni. Ma non è tutto oro quello che luccica. Diventare modelle/i richiede impegno e sacrificio, bisogna cominciare a lavorare piuttosto presto, perché già a 30 anni si è troppo maturi per questo tipo di impiego, che si basa esclusivamente su qualità estetiche. E con il tempo, si sa, la bellezza tende a sfiorire.
Le professioni della moda
Innanzitutto è fondamentale chiarire dal punto di vista terminologico la distinzione tra modelle/i, indossatrici/ori, hostess e ragazze/i immagine. Sono tutte figure professionali che operano nell’ambito della moda, ma hanno precisi compiti e funzioni. I modelli possono essere impiegati sia nella moda, che nella pubblicità. Essi realizzano servizi fotografici o spot pubblicitari su riviste di moda, o su compenso da parte di uno stilista, per indossare i capi da lui creati. Le indossatrici/ori, come dice la parola stessa, hanno il compito preciso di indossare un abito, quindi è necessario che siano alti e con un fisico asciutto. Altro requisito fondamentale è che sappiano muoversi con armonia ed eleganza, conferendo carattere e personalità a ciò che indossano. Le fotomodelle/i sono specializzati nella realizzazione di fotografie, quindi devono essere parecchio fotogenici, e possedere caratteristiche del viso che li rendano particolarmente espressivi: può trattarsi di un certo taglio o colore di occhi, la forma delle labbra, un viso spigoloso e perciò interessante. Dietro una bella fotografia c’è sempre un lavoro di giuste proporzioni di ombre, luci e trucchi vari per renderla perfetta. Ma ciò non vuol dire che non sia importante la bellezza spontanea di un sorriso che sappia emozionare chi lo guarda. Quindi i fotomodelli devono saper essere naturali e spontanei davanti alla macchina fotografica, ed esprimere le proprie emozioni del momento senza troppi artifici. Le hostess (di sesso femminile) vengono chiamate in eventi particolari, come fiere, meeting e congressi. Si richiede sempre più spesso, oltre all’indispensabile requisito della bella presenza, anche una discreta conoscenza delle lingue straniere (in particolare, l’inglese), ed un modo di fare educato e gentile. Con il termine “ragazzo/a immagine” si intendono varie figure come vallette, cubisti e cubiste che lavorano nei locali e nelle discoteche. Essendo fisicamente dotati, non devono far altro che “mettersi in bella mostra”, muovendosi un po’ e ammiccando tra la folla.
Come muovere i primi passi per diventare modella/o
Prima di tutto è necessario contattare un’agenzia di moda, tramite l’invio di un curriculum e di alcune foto, che fungeranno da vostro “biglietto da visita”. Nel caso in cui l’agenzia ritiene che la vostra immagine sia “idonea” per questa professione, allora il passo successivo sarà la creazione di un “book”. Questo è un vero e proprio “curriculum fotografico”. Mi raccomando: rivolgetevi ad agenzie serie e affidabili, perché le fregature in questo campo sono sempre dietro l’angolo! I requisiti per intraprendere questa professione sono: fisico snello, ben proporzionato, con un’altezza minima di 170 cm e la taglia 40. Le tradizionali misure 90-60-90 non sono più necessarie. Bisogna partecipare ai casting, ed essere disposti a trasferirsi nelle città della moda (Milano, Firenze, Roma), per seguire da vicino tutti gli eventi e le manifestazioni.
Come in tutte le professioni, è indispensabile mostrarsi seri, puntuali, affidabili. E poi, ciò che premia è sempre la determinazione! Quindi non scoraggiatevi se le cose non vanno come volete. All’inizio è necessaria un po’ di gavetta! I primi tempi non guadagnerete molto, ma appena si entra nel giro il cachet comincia a salire, e sta a voi raggiungere determinati livelli con grinta e professionalità. Per ogni servizio fotografico, le giornate di lavoro vengono chiamate “shooting”, e possono essere retribuite a seconda di vari fattori, tra cui anche la durata del servizio.