La moda, l’arte del vestire, del sapersi truccare e del saper “vendere” la propria immagine rappresentano sicuramente al giorno d’oggi dei veri e propri trend, soprattutto nel mondo femminile.
Sono sempre di più le star, soprattutto donne, che oggi si affidano alla figura del fashion stylist per scegliere al meglio il look più adatto alle proprie esigenze, al proprio corpo ed anche agli eventi ai quali devono partecipare: di volta in volta, di evento in evento, ogni personaggio importante – soprattutto se molto ricco e famoso – può contare sull’aiuto del fashion stylist, che fondamentalmente altro non è che una figura “tuttofare”, che aiuta e sostiene nella scelta non solo degli abiti e degli indumenti da indossare, ma anche in quella relativa ai gioielli, agli accessori da abbinarvi, alle scarpe, e chiaramente anche al “trucco e parrucco” ed al modo di porsi più adatto a quell’occasione specifica.
Il fashion stylist, pertanto, è una figura poliedrica, e nonostante possa sembrare un lavoro facile da svolgere, in realtà non lo è affatto, a partire dalla preparazione stessa grazie alla quale ricoprire il ruolo del fashion stylist.
Come diventare fashion stylist? La domanda è a questo punto abbastanza comprensibile. Erroneamente, infatti, molti giovani ritengono che questa figura sia facilmente raggiungibile, ma in realtà molti di loro ignorano che per esempio, per poter diventare un fashion stylist è necessaria il più delle volte una laurea.
Certo, in giro per la rete e comunque sui diversi manifesti pubblicitari che possiamo beccare per le città, le promesse di trovare un lavoro senza fatica e quasi senza alcun requisito fioccano, ma la realtà dei fatti è un’altra: prima di tutto, perché questo lavoro più che molti altri, ha la necessità di comprendere e di abbracciare diverse discipline, tra cui la fotografia, l’arte, la moda, ma in parte anche la psicologia e la sociologia. Per questo motivo, quindi, per frequentare seriamente un corso di formazione per questo tipo di lavoro, le agenzie più serie richiedono quasi sempre una laurea e/o una specializzazione in almeno una delle discipline che abbiamo elencato.
Seconda cosa, ma non meno importante, trovare lavoro come fashion stylist in Italia è quasi impossibile: questo ruolo, infatti, è nato in America qualche anno fa e solo da poco tempo sta avendo una discreta evoluzione anche in Italia. Perciò, quando ci si impegna per diventare fashion stylist, bisogna mettere in conto anche che per lavorare potrebbe essere necessario spostarsi all’estero, e chiedersi quanto e se si sia disponibili a trasferte o trasferimenti.
Detto questo, veniamo al nocciolo della questione e proviamo a rispondere alla domanda di qualche riga fa: come diventare fashion stylist?
Esistono diverse possibilità: la prima – molto più rara e comunque poco sicura dal punto di vista del lavoro – è quella di provare a contattare le aziende che si occupano dei corsi di formazione per questo tipo di lavoro e proporsi nonostante non si sia un possesso di una laurea. In questo caso, però, si presta molta attenzione alle attitudini del candidato – se ha frequentato corsi di fotografia o di estetista, ad esempio – ma soprattutto si da la precedenza a chi abbia già delle esperienze formative in merito al ruolo del fashion stylist.
La seconda opzione, molto più sicura dal punto di vista dei risultati, riguarda invece la frequenza di un Master, da conseguire ovviamente in seguito alla Laurea o al diploma di Laurea in materie umanistiche o linguistiche (è un’ottimo sbocco quello proveniente dalla Laurea in Scienze della comunicazione, ad esempio, che mira alla formazione di persone in grado di “comunicare” in maniera adeguata e mirata).
Attenzione però alle fregature: i Master sono chiaramente a pagamento, e prima di farvi spillare i soldi, controllate che l’agenzia che vi propone il Master sia realmente esistente e che lavori già da tempo nel settore.
Seguendo un corso di formazione adeguato, si potrebbe diventare degli ottimi fasion stylist ed in breve tempo anche interior design ed esperti autonomi di stile e di immagine, e perché no, lavorare anche nel mondo dello spettacolo.