Spesso lavorano dietro le quinte, sono meno visibili all’esterno rispetto a commerciali e addetti alle finanze aziendali, ma sono altrettanto importanti per il buon funzionamento di quella macchina complessa che è l’azienda. I professionisti dell’area amministrativa coprono un ampio spettro di attività che vanno dalla contabilità alla gestione degli ordini e della fatturazione, fino alla segreteria.
Figure spesso molto diverse tra loro, ma accomunate da un paio di tratti caratteristici: l’estrema flessibilità, necessaria per districarsi tra le differenti mansioni che possono essere richieste dalle esigenze del momento o dall’evoluzione del mercato; la capacità di mantenere la calma, soprattutto quando in azienda si presentano momenti di tensione.
Il Contabile è la figura amministrativa per eccellenza. Braccio destro dell’imprenditore nelle piccole aziende o membro del comitato economico in quelle più grandi, è il professionista al quale viene affidato il compito di esaminare e analizzare i documenti societari, estratti conto e altri report economici con l’obiettivo di saggiarne la completezza, l’accuratezza e la conformità alle procedure di mercato e a quelle stabilite dalle aziende. Per entrare nel settore della contabilità oggi occorre una laurea in Economia, senza particolari preferenze di specializzazione, o in Ingegneria Gestionale. Le capacità individuali e il contesto in cui ci si trova a operare fanno il resto, definendo gli ambiti particolari di impiego, le possibilità di carriera e la scelta tra un ruolo prettamente consulenziale e uno manageriale, con assunzione di responsabilità diretta. Al di là del percorso formativo, un buon contabile deve avere doti innate di precisione e cura per i particolari, due elementi fondamentali per evitare sviste che possono incidere anche pesantemente sull’andamento economico di un’azienda.
Un tempo erano semplicemente segretarie, con la qualifica professionale sempre declinata al femminile. Poi i compiti sono cresciuti e con loro le responsabilità e le qualità richieste. Oggi l’Assistant è il braccio destro del top manager: non solo la persona che ne cura l’agenda, ma un vero e proprio consulente che lo aiuta a fare le scelte più giuste per l’azienda, che definisce le priorità del lavoro e che, in molti casi, tiene i rapporti con i collaboratori. Una professione che spesso costituisce un punto di partenza per giovani laureati.