Bisogna stare liquidi o non dobbiamo? Questa e’ la domanda. Quanto contante dobbiamo avere in tasca veramente? Ho assistito a dibattiti e letto molti articoli intorno a questo dilemma durante gli anni. E’ sempre stata una lotta strana tra la sensazione di vedere il mercato salire e il cercare il momento giusto. Dirsi tutto il tempo; aspetto ad entrare il momento buono… ed intanto si lasciano passare le settimane ed i mesi perdendo nuovi contanti sicuri che i dividendi avrebbero pagato. Ma se poi investo? E se il mercato crolla domani? Posso sentire queste due domande fare eco nella testa ogni investitore.
Quanto contante devo tenere? Per quanto tempo? In fondo anche Warren Buffett sta costantemente seduto su pilate di cash ma allo stesso tempo lo definisce il peggiore investimento che si possa fare. Per lui “cash is not the king”, e’ solo stupido ed improduttivo. Oggi parlero’ di questo!
Cominciate a scavare!
Facciamo finta solo per un attimo che l’ obbiettivo della vostra vita sia scavare un enorme buco. Se volete che questo buco diventi il più grande possibile di sicuro vi converrà scavare un po’ ogni giorno con costanza, piuttosto che stare seduto collezionando una quantità impressionante di pale senza cominciare ad usarle. Rendo l’ idea? E’ solo un parallelo per dire che se il nostro obbiettivo e’ quello di creare entrate passive che diventino sempre più grandi fino a coprire le nostre spese e sostenere il nostro tenore di vita, allora non dobbiamo lasciare il nostro mezzo più importante inattivo. Il denaro. Con questo voglio dire che ogni dollaro non investito e’ come la pala non usata e lasciata al fianco dello scavo. Se stai facendo un lavoro che non ti piace e ti opprime, e’ come se fossi in una specie di prigione. Investire ogni singolo dollaro che produce flusso di reddito, equivale ad ogni picconata che scalfisce le mura di questa prigione. Ogni colpo in più e’ un passo avanti verso la tua libertà finanziaria. Per evadere devi cominciare a scavare il tuo tunnel sotto le mura!
Forse sono di parte. Sara’ che dal 2009 sono stato ansioso ogni mese di investire tutto quello che potevo. Avidamente raccoglievo ogni centesimo che potevo per trasformarlo da un pezzo di metallo inerte in un pezzo di una società. Dopo tutto le azioni rappresentano per me una crescita media del 7-8% ogni anno al netto dell’ inflazione. Mentre i contanti cosa fanno? Perdono valore. Anno dopo anno. Sono una voce passiva. Quello che 20 anni fa ti poteva costare 1 dollaro oggi ti costa 1.61$. Il denaro immobilizzato in un conto corrente ti rende povero. Se la banca ti sta dando l’1% di interessi ( sempre che lo facciano ancora…) tu stai diventando povero. E’ matematica: – 3% d’ inflazione +1% d’ interessi= -2% Stai diventando più povero al ritmo del 2% all’ anno! Ancora peggio ti stai perdendo il 7/8% nell’altra direzione. Lo so che la banca non te lo scrive sull’ estratto conto, ma dell’ inflazione tu te ne accorgi molto lentamente, quasi in modo impercettibile, solo quando ti rendi conto che nel sacchetto al supermercato ti trovi sempre meno roba per gli stessi soldi che usavi qualche anno fa.
Tutto va sempre messo in prospettiva di anni. Naturalmente quando parlo di tenere del contante in cassa per un mese o due non stiamo compromettendo il futuro. In fondo l’ inflazione si percepisce in termini di anni. Goccia dopo goccia erode il gran Canyon.
L’errore più comune e’ quello di tenere troppo contante improduttivo aspettando il prossimo crollo importante dove le azioni andranno giu’ del 50% ed allora si che e’ il momento di entrare ed investire. Siamo sicuri? A parte che crolli del genere secondo i dati storici sono di una rarità tale che potete sedervi ed aspettare tutta la vita e forse ne avrete visto uno solo. Dico forse, perché l’ ultimo così importante risale al 1929. A parte questo dettaglio pensate veramente di essere così coraggiosi e freddi per prendere tutti i vosti risparmi ( di anni a questo punto) ed entrare in borsa quando intorno a voi il mondo e’ in panico e sembra sia cascata una bomba atomica? Più’ facile a dirsi che a farsi. La mente va abituata, allenata. Potrebbe essere che resterete seduti altri 20 anni nella vostra prigione aspettando il bulldozer che butta giu’ il muro della vostra gabbia. Ma se poi non passa? Non sarebbe stato meglio dare una picconata al giorno ed essere libero dopo qualche anno?
Nel 2010 lavoravo per una multinazionale ed ero solito fare due chiacchiere con il mio CEO e col direttore finanziario. Due persone intelligenti e che di economia e finanza ne capivano.In quei tempi erano soliti dirmi che ero pazzo a comprare azioni, che l’ economia non era solida, che ci sarebbe stato un nuovo crollo e così via. Io arrivavo ogni primo del mese e dicevo cosa avevo acquistato e che dividendi mi stavano pagando, a me sembrava che stavo facendo affari d’oro comprando azioni che pagavano il 5/6% . Risposta: stessa musica. Per loro ero un pazzo. Intanto chiedevo come si muovessero loro invece. Risposta: il miglior asset in questo momento sono i contanti! Poi e’ arrivato il 2011 e per alcuni mesi mi sentivo solo dire: hai visto te l’ avevamo detto! Quasi compiaciuti. Io, non ho venduto niente ed intanto continuavo a comprare sempre perché i dividendi arrivavano ed io e mia moglie risparmiavamo sempre di più.
Signori, se avete aspettato come i miei colleghi negli ultimi 5 anni, ho una brutta notizia per voi: vi siete persi uno spettacolare 100% e passa di crescita. Intanto continuo a sentirmi dire che sono pazzo. Anche oggi. Adesso come cinque anni fa. Solo che oggi lo sono perché il mercato e’ troppo alto.
Compounding machine
Adesso ho un portafoglio che su base annua mi paga circa 6500$. Che io lavori o no. Che la borsa salga o scenda. L’ anno prossimo me ne pagherà quasi 8000$ e tra 5 anni probabilmente 17000$. Non tenendomi aggrappato ai contanti ieri ed oggi ho creato una macchina che produce soldi. Soldi veri, tutti i mesi. Soldi che io ri-uso prontamente per acquistare nuove azione che mi rimandano nuovi soldi freschi. Aggiungeteci che il totale di questo nuovo contante aumenta ogni anno. Aggiungeteci che utilizzate anche i vostri risparmi per potenziare questo flusso. Ed infine metteteci pure altre entrate ad impolpare il processo. Avrete creato la vostra macchina perfetta per vivere di rendita in un futuro non molto lontano.
Immaginate di trovarvi davanti ad due valigette. In una ci sono 6000 euro che una volta presi sono andati, vi siete fatti un bel viaggio alle Maldive e poi finito! Nel’ altra ce ne sono sempre 6000, ma questa invece si riempe magicamente ogni 12 mesi aumentando il contenuto ogni volta. Quale scegliereste?
Ognuno e’ diverso. Per qualcuno avere del contante sotto il materasso fa dormire sonni più sereni. Per altri e’ un fastidio. Anch’io ho una famiglia e penso che possano esserci delle emergenze e del denaro liquido può fare comodo. Pero’ sono anche pragmatico e realista e mi sono reso conto negli anni che le catastrofi o i grossi problemi non avvengono tanto spesso. Poi ci sono le assicurazioni apposta. Anzi loro lo sanno bene che le probabilità dei eventi critici sono alquanto rare. Infine se proprio mi servono per qualcosa di urgente ci metto quattro minuti a vendere. La cosa curiosa e’ che le emergenze succedono sempre a chi non ha soldi da parte. Mentre chi ha capitali investiti non si trova quasi mai a doverli utilizzare…Solo un coincidenza?
Quindi rimane la domanda: quando e’ il momento buono per colpire la palla? Il mercato e’ sceso del 5% ed ho comprato, ma forse era meglio aspettare che scendesse del 10%. E se poi quando e’ sceso del 10% fosse solo l’ inizio di un crollo maggiore del 20 o 30%? Il fatto e’ che non c’e’ una risposta precisa e nessuno e’ in grado di centrare il mercato sui minimi o massimi. Si può’ avere fortuna di tanto in tanto. Ma in genere ci si lascia sempre qualcosa. Si compra sempre troppo tardi e si vende presto. Se pero’ questo vi crea un problema vuol dire che un 4 o 5% di fluttuazioni non ti fara’ stare bene. Pensate ancora una volta agli immobili. Dopo che avete acquistato una bella casa più o meno ad un prezzo che oggi e’ normale e l’ affittate, cosa fate dal giorno dopo? State tutti i giorni a controllare il valore di mercato al metro quadro, o quante case simili sono state vendute nella zona, e a quale prezzo? Vi preoccupate che il petrolio e’ salito e quindi forse dovete vendere perché le spese di riscaldamento aumentano? State a sentire ogni notizia riguardo alle tensioni tra Russia ed Ucraina? E lo tsunami in Giappone dobbiamo tenerne conto e vendere casa?
Non credo proprio. Posso pensare solo che il vostro compito più arduo sia quello di controllare che sul conto sia arrivato l’ affitto anche questo mese. Ecco, l’ approccio in borsa deve essere lo stesso.
E allora Warren Buffett?
Si e’ vero, quando si sente parlare di lui il mondo si inchina ed ha occhi solo per ogni suo gesto o movimento finanziariamente parlando. Regolarmente vedo le testate dei siti di economia tenere traccia dei suoi investimenti e del livello di liquidità della BRK ( Berkshire Hathaway). Si sente gridare che Buffett ha ogni tot mesi così tanto contante e non lo sta spendendo… sarà un segno? Forse sa qualcosa che noi comuni mortali non sappiamo? Un crollo e’ imminente?
La realta’ e’ che il nostro oracolo di Omaha, ogni anno accumula dividendi dalle società di sua proprietà per una cifra pari a 45 miliardi e più. Sembrano e sono un mucchio di soldi. Quello che pero’ passa in secondo piano perché fa meno notizia, e’ che il valore della sua società e’ di oltre 350 miliardi. Questo cosa vuol dire? Che in sostanza lui ha una liquidità fresca di più o meno il 12% del capitale investito. Dividendi così alti? Come e’ possibile? Esattamente come vi ho raccontato: molti dei suoi titoli sono stati in portafoglio per 20 anni il che ha fatto si che con aumenti del 10, 12 % sui dividendi anno dopo anno, siano cresciuti ad un livello importante. Quando acquisto’ Coca-Cola o Amercan Express, lui prendeva un normale 2/3% in dividendi. Oggi lo stesso investimento gli rende il 30/40% in dividendi. Quello che smorza o che fa media sono gli acquisti più giovani degli ultimi anni. Quindi 12% di contanti non sono per niente un segnale allarmante. La sua società avendo una somma così ingente di capitale da riallocare ogni anno e’ costretta a fare uno o due investimenti al massimo per anno in nuove acquisizioni titaniche che quindi lo costringono a restare con parecchio contante in cassa per diversi mesi mentre va a caccia di un nuovo ” elefante” da acquistare. Presa in questa prospettiva la realtà ed il segreto e’ di non tenere mai troppo contante ma metterlo al lavoro appena si scorge un buon affare. Noi piccoli investitori in questo siamo molto più agili e fortunati.
Non e’ il timing che fa diventare ricchi ma il tempo.