Avete sicuramente già letto o sentito dei commenti sulla relazione che esisterebbe tra i valori dell’oro e quelli del dollaro statunitense. Ma come stanno realmente le cose? E se questa relazione esiste, come funziona e come si può utilizzarla per prevedere le evoluzioni dei prezzi dell’oncia d’oro? È quanto vi proponiamo di scoprire ora attraverso alcune spiegazioni sulla correlazione esistente tra la moneta statunitense e il prezioso metallo giallo. Troverete anche alcune astuzie per anticipare al meglio il rialzo dei prezzi dell’oro.
L’oro e il dollaro: una correlazione inversa
Secondo i principali specialisti e analisti del mercato dell’oro, esiste un vero e proprio legame tra i valori del dollaro e quelli dell’oncia d’oro. Questa relazione particolare viene chiamata “correlazione inversa” il che, più chiaramente, significa che i valori dell’oro reagiscono proporzionalmente ai valori del dollaro ma nella direzione opposta.
Questa correlazione inversa è stata ampiamente verificata storicamente ed è semplice constatare, attraverso i grafici degli ultimi anni, che quando il valore del dollaro scende i prezzi dell’oro aumentano e viceversa. Questa informazione è fondamentale per i trader che desiderano speculare sul valore dell’oro perché, seguendo questo indicatore preciso, è possibile anticipare sia i rialzi che i ribassi del prezzo di questo metallo. Come spiegare la correlazione inversa tra l’oro e il dollaro?
Per capire le ragioni di questa correlazione inversa, bisogna fare ricorso a due nozioni distinte. La prima riguarda la crescita economica statunitense. Si sa, infatti, che quando l’economia americana va bene e la crescita è presente, alcuni investimenti diventano molto redditizi, come le stock option o i bond, il che spinge i trader a ritirare i loro fondi piazzati sugli altri mercati, come quello delle materie prime, per approfittare delle nuove opportunità.
Ovviamente è altrettanto valido l’inverso.
D’altra parte, è bene ricordarsi che l’oro è quotato in dollari. Di conseguenza, quando il dollaro presenta un tasso di cambio meno significativo di fronte alle altre valute, i proprietari di queste valute straniere beneficiano di un prezzo d’acquisto interessante. Ci sono quindi più acquirenti nel mondo e, conseguentemente, più domanda il che provoca un rialzo sensibile dei prezzi dell’oro.
In ragione di questa correlazione inversa i trader più esperti, in caso di caduta dei valori del biglietto verde, riescono a coprire le loro posizioni aperte nel Forex con quella aperta sull’oro.
Un’astuzia supplementare per profittare della relazione oro/dollaro
Ovviamente la correlazione inversa tra l’oro e il dollaro è ben nota alla maggior parte dei trader. Per profittarne, quindi, bisogna essere capaci di anticipare questo rialzo dei valori dell’oro prima degli altri. Difficile a farsi quando tutti ottengono la stessa informazione nello stesso momento. Tuttavia esiste un’astuzia che permette di anticipare il ribasso del tasso di cambio del dollaro e, quindi, la risalita del prezzo dell’oro.
Si osserva infatti una correlazione inversa pressoché identica tra i valori del petrolio e i valori del dollaro statunitense, con una sola differenza: in questo caso è il valore del petrolio che determina i valori del dollaro e non l’inverso. Lo si può constatare molto semplicemente anche osservando i grafici storici.
Si rileva allora che quando i prezzi del petrolio montano si ha rapidamente un rialzo del dollaro e viceversa.
In conclusione, se si segue la logica enunciata sopra, basta quindi seguire i valori del petrolio e reagire investendo sull’oro ogni volta che questi salgono in maniera significativa.